DIOCESI – Riparte il progetto “le Radici del Futuro” per fare un passo in più ed essere capace di consolidare le relazioni di prossimità all’interno delle comunità colpite dal terremoto. Infatti, dopo l’incontro di conclusione della prima progettualità inter-diocesana finanziata dalla Caritas Italiana, con i fondi destinati alle zone colpite dal territorio del 2016.
Nelle tre diocesi che hanno condiviso un percorso progettuale si comincia a vedere il futuro. Il coinvolgimento e la condivisione del cammino delle Caritas diocesane di Ascoli Piceno, Fermo e San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto rappresentano una concreta “radice” per far crescere il territorio. Nonostante si percepisca una reale sofferenza e affanno di comunità nelle zone interne e montane colpite dal terremoto, non bisogna scoraggiarsi, è necessario comprendere che le risorse possono essere attivate se ci si mette in rete.
Nell’incontro di valutazione dei risultati delle attività realizzate nel periodo 2020/2021 si è parlato di radici, le prospettive vengono dalle “radici buone”
Le prospettive del futuro, infatti, iniziano a partire da ciò che è già stato costruito: il futuro ha le sue basi nel presente.
Mettere in rete scuola, famiglia, istituzioni ed imprese incarna le radici di futuro al di là delle singole iniziative, e permette di sviluppare radici feconde da coltivare e da far crescere.
Il futuro non sta solo nella conoscenza, ma anche nella formazione, e -soprattutto- più ci si impegna nel coinvolgimento e nell’accompagnamento della comunità locale si avrà la possibilità di costruire un futuro.
il futuro non è nell’isolamento, l’andar da soli non porta alcun tipo di futuro. Le prospettive di esperienze di rete e le alleanze sono le basi per la ripartenza, in tutti gli ambiti, in particolare nelle zone interne dell’entroterra e nelle zone colpite dal terremoto.
Ed è questo il motivo per cui nasce il progetto “Radici del Futuro 2”, un passo in più per guardare lontano e dare continuità alla progettualità conclusa e che ora sarà rinnovata a partire da maggio 2022. Un progetto fortemente voluto dai Vescovi delle tre Diocesi per dare un segno tangibile di vicinanza delle chiese locali a tutte le comunità colpite dal sisma del 2016, grazie alla generosità di Caritas Bergamo e di Caritas italiana, che hanno assicurato il finanziamento di questa seconda fase.